Avete voglia di fare un salto in Cina? A Milano si può: vi invitiamo a visitare la mostra del famoso fotografo Henri Cartier-Bresson in mostra al Mudec fino al 3 Luglio 2022.
Chi è Henri Cartier-Bresson?
Henri Cartier-Bresson nasce nel 1908 a Chateloup, in Francia da una famiglia dell’alta borghesia. Nel 1932 durante uno dei suoi viaggi in Africa compra la prima macchina fotografica e da lì nascerà la sua passione per la fotografia.
Il suo libro più famoso è “Images à la sauvette”, scritto nel 1952, dove racconta il suo modo di fare fotografia ed inoltre raccoglie molte delle foto da lui scattate. La sua passione per la fotografia lo porta a viaggiare in Oriente, in Africa, in America e nel 1979 viene organizzata a New York una mostra tributo al genio del fotogiornalismo e del reportage.
Durante i suoi numerosi viaggi in Italia tra il 1951 e il 1973 rimane affascinato dai borghi e vicoli di Scanno, un piccolo paese in Abruzzo del quale fotografa le donne vestite con abiti tipici. Inoltre soggiorna numerose volte in Sardegna visitando Orosei, Nuoro e Desulo.
Nel 1968 abbandona in parte la fotografia per dedicarsi alla pittura ritraendo personalità importanti come : Mahatma Gandhi, Igor’ Fëdorovič Stravinskij, Henri Matisse, Marilyn Monroe, Robert Oppenheimer, Martin Luther King, Richard Nixon Ezra Pound, Jean-Paul Sartre…
Importante protagonista del ‘900, Bresson è considerato il pioniere del fotogiornalismo e denominato “occhio del secolo”. Per lui “fotografare” è cogliere un istante e renderlo eterno e la fotografia rappresenta l’estensione dell’occhio del fotografo. Muore A 95 anni per cause naturali.
Cosa vedere?
Il percorso racconta due momenti storici importanti: la caduta del Kuomintang e l’istituzione del regime comunista (1948-1949) e il “Grande balzo in avanti” di Mao Zedong (1958).
Il Guomintang è un partito politico nazionalista cinese, il primo organizzato con criteri moderni tra i Cinesi in patria e all’estero. Fu creato nel 1904 da Sun Zhongshan con il programma di attuare una trasformazione della Cina in senso nazionale-democratico-sociale.
Bresson attraverso il suo reportage fotografa la società cinese in tutte le sue sfaccettature: gli usi e i costumi diventano indagini antropologiche. Il suo soggiorno in Cina lo porta a fotografare i soldati del Guomindang e la liberazione da parte dell’esercito popolare. Ma anche i piccoli negozi, i mercati e la vita quotidiana. Amava stare tra la gente e scoprire la verità che per lui rappresenta la storia del paese.
Un altro momento storico importante fotografato da Bresson è il “grande balzo in avanti”, periodo in cui Maotsetung emana un piano quinquennale di riforme per aiutare la Cina a superare lo stato di arretratezza in cui versa. Sorgono le prime industrie, complessi siderurgici, ponti e strade e Bresson documenta questo cambiamento attraverso la fotografia. I suoi scatti hanno reso eterne le gesta e le azioni di quel popolo costretto al lavoro forzato e alla precarietà sotto il controllo militare.
Le pubblicazioni del reportage furono importanti perché segnarono l’immagine della Cina di Mao in occidente fino agli anni ’70.
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INFO UTILI MUDEC
INDIRIZZO: Via Tortona 56, tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00)
DATE: 18/02 – 03/07/2022
ORARI: Lun 14.30 ‐19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 ‐ 19.30 | Gio, Sab 9.30‐22.30
BIGLIETTI: Intero € 12 | Ridotto € 10
Link utili:
https://www.mudec.it/ita/henri-cartier-bresson-cina-1948-49-1958/
https://www.milanotoday.it/eventi/mostra-bresson-mudec.html
https://www.comune.milano.it/-/mudec.-da-venerdi-in-mostra-la-cina-di-henri-cartier-bresson-ritratta-in-due-storici-reportage
Riferimenti:
LIBRO IMAGES A LA SAUVETTE
MAO TZETUNG E IL GRANDE BALZO IN AVANTI
KUOMINTANG E LA CADUTA DEL REGIME COMUNISTA
