L’8 marzo in tutto il mondo si festeggia la Giornata Internazionale della Donna. Anche in Corea del Sud viene celebrata la Festa della Donna, che in coreano prende il nome di Yeojanal (in coreano, 여자날).
A differenza dell’Italia, in Corea alle donne non si regala la mimosa, il tipico fiore giallo a pallini associato alla Festa della Donna. In questa giornata, infatti, gli uomini coreani regalano semplicemente dei fiori, spesso rose, senza un significato speciale. La Giornata Internazionale della Donna è, in Corea, un giorno in cui le donne e le associazioni per i diritti femminili fanno sentire più forte la loro voce.
Ogni anno, l’8 marzo, la SIWA (Seoul International Women’s Association) organizza la propria assemblea annuale per fare il bilancio di quanto fatto durante l’anno e progettare le azioni dell’anno successivo. All’assemblea possono partecipare solo le persone tesserate, ma è possibile anche per gli stranieri diventare membri. Tale associazione, nata nel 1962, è infatti una delle principali reti nazionali e internazionali per i diritti delle donne coreane, con eventi organizzati lungo tutto l’anno che coinvolgono anche persone da tutto il mondo. Lo scopo è quello di dare maggiori poteri alle donne e aiutare le giovani in situazioni di svantaggio.
KWHL e la festa della donna
Un’altra associazione che spesso organizza eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale durante l’8 marzo è la KWHL (Korean Women Hotline). Lo scopo della KWHL è quello di istituire rifugi e una linea di emergenza per le donne vittime di violenza. Nel 2019, la KWHL ha organizzato una distribuzione di rose nella città di Seoul per ricordare dell’emergenza della violenza sulle donne.
Durante l’8 marzo, inoltre, sono presenti iniziative in favore delle donne rifugiate dal Nord Corea. Non mancano anche eventi di commemorazione alle Donne di conforto, le donne (ma anche bambine) coreane che, durante la Seconda Guerra Mondiale, venivano usate dai militari giapponesi. Spesso rapite oppure ingannate, queste donne erano poi portate in case di prostituzione e diventavano vittime di violenze continue.
Come in altre parti del mondo, inoltre, nella Giornata Internazionale della Donna in Corea del Sud non possono mancare cortei di protesta e parate in difesa dei diritti delle donne. Ogni anno, in diverse parti della penisola, le donne scendono in piazza con striscioni e slogan per chiedere parità di genere e migliori condizioni. Una necessità ancora più sentita dopo che il nuovo governo sudcoreano ha deciso nel 2022 di eliminare il Ministero delle Pari Opportunità.
Un sondaggio condotto quest’anno ha rivelato che su cinque lavoratori in grandi compagnie, solo una è una donna. Inoltre, le differenze salariali tra uomini e donne sono circa il 31%. Questa differenza può essere spiegata dal fatto che i lavoratori possono ridiscutere il proprio stipendio lungo la carriera lavorativa; tuttavia, quando una donna va in maternità perde questo diritto. Allo stesso tempo, però, alle donne viene richiesto di diventare madri e questo le spingerebbe in una condizione di svantaggio e di forte pressione sociale. Molte donne, specialmente delle ultime generazioni, trovano ingiusta questa situazione, soprattutto in una società dai forti tratti misogini come quella coreana.
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