La Corea del Sud al Fuorisalone 2023
Il Salone del Mobile di Milano è forse uno degli eventi più attesi ogni anno in Italia. Non è da meno il Fuorisalone della Corea del Sud, ovvero installazioni ed eventi che accadono per più di una settimana in tutta la città di Milano. Tra questi eventi, non può certo mancare la Corea del Sud, che nel 2023 ha proposto diverse attività e installazioni.
Il Salone del Mobile è un evento dedicato interamente all’innovazione e al design di ogni tipo e materiale. E il Fuorisalone non è da meno, con lo scopo di presentare culture e architetture anche alla gente non del settore. Il Fuorisalone della corea Corea del Sud, quindi, è stata presente in installazioni che riguardano sia la sua cultura millenaria che i nuovi designer coreani, concentrati sulle nuove tecniche e tecnologie.
Di seguito una lista di eventi dedicati Fuorisaole della penisola sudcoreana.
Festival interamente dedicato alla cultura coreana, dal cibo all’arte, organizzato in collaborazione con la KCDF – Korea Craft & Design Foundation, affiliata al Ministero della cultura, dello sport e del turismo coreano, affronta la Corea del Sud a 360°. Lo scopo di questa installazione multimediale è mostrare lo stile Dancheong sia nella cucina (hansik – in coreano, 한식), sia nei vestiti tradizionali (hanbok – in coreano, 한복). Lo stile Dancheong, nato nel IV secolo d.C. in Corea, è uno stile decorativo molto colorato per rivestire gli edifici in legno e nascondere, coì, la crudezza dei materiali. Il suo nome significa “cinabro e verde-blu” dai colori che venivano tipicamente usati in questa tecnica. La location scelta per That’s Korea è stata Palazzina Appiani, in Viale Giorgio Byron a Milano.
Situata a DROPCITY, vicino alla Stazione Centrale di Milano, si concentra invece sui problemi del mondo contemporaneo. Lo scopo di questa installazione, nata dalla collaborazione tra il brand coreano RE:CODE e la design unit giapponese DEKASEGI, è promuovere l’upcycling e l’economia circolare. Per fare ciò, sono stati selezionati 9 gruppi di designer provenienti da Cina, Corea e Giappone. RE:CODE è stato fondato da Kolon, un’azienda tessile e chimica coreana nel 2012. Il suo scopo è proporre un’alternativa alla fast fashion attraverso l’uso consapevole e corretto di risorse limitate.
Si tratta di un’altra mostra organizzata dall KCDF – Korea Craft & Design Foundation e promossa dal Ministero della cultura, dello sport e del turismo coreano, situata alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in Viale Pasubio. Protagonista è l’artigianato coreano, in tutte le sue sfumature, partendo dalla classica ceramica alla decorazione di vecchi oggetti quotidiani. L’installazione ha ospitato circa 60 opere che hanno mescolato le antiche arti decorative e tradizionali coreane con il design contemporaneo. Le opere sono state presentate da 20 artigiani coreani diversi, con l’utilizzo di ben dieci categorie tematiche differenti. Lo scopo principale è stato quello di mostrare che una successione tra la tradizione e il design moderno è possibile.
Installazione esperienziale dedicata al consumo e allo spreco di risorse e materiali situata in Via Solferino angolo Via Castelfidardo, è stata organizzata da Kirkby Design in collaborazione con l’artista coreana Greem Jeon. L’artista utilizza da tempo la plastica di scarto delle stampanti 3D per creare opere d’arte completamente sostenibili e attente al riuso di materiali. Noise, inoltre, prevede l’uso di Scribble, un rivestimento murale anch’esso completamente sostenibile poiché a base di mais, lanciato proprio dal brand londinese Kirkby Design. Si è trattato forse di uno degli eventi più instagrammabili legati alla Corea del Sud al Fuorisalone, che unisce la creatività all’attenzione per l’ambiente e per i materiali.
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